Negli ultimi anni l’utilizzo del computer è diventato sempre più un mezzo di aggregazione, di scambio e di comunicazione. Per molti adolescenti, non costituisce solo un modo per intraprendere nuove conoscenze e coltivare on-line quelle già presenti, ma diventa anche un argomento di conversazione che ha il potere di accrescere il prestigio sociale all’interno del gruppo.
Coloro che non si uniformano alla tendenza della maggioranza, potrebbero sentirsi dei disadattati e potrebbero rischiare di venire emarginati. Spesso, i ragazzi che per natura sono più timidi e introversi e rischiano di sentirsi “fuori dal gruppo”, assecondano la loro indole riservata e trovano in Rete quella competenza sociale e quella possibilità di scambio che non riescono ad ottenere nella vita reale e quotidiana, di conseguenza trascorrere il tempo on-line diventa più gratificante e più allettante che frequentare persone reali. Non c’è dubbio che l’utilizzo costante del computer a scopo di intrattenimento rientra in un fenomeno culturale adolescenziale, ma è pur vero che molti giovani incorrono nel rischio di abusarne e allora l’ ACCESSO ALLA RETE diventa un ECCESSO DI RETE!
Le attività che maggiormente innescano la dipendenza riguardano le chat, i blog, i giochi on line e la navigazione nel web. Tra queste, le più propense all’instaurarsi di una dipendenza sono soprattutto quelle in cui è presente un’interazione tra i partecipanti, come nel caso degli istant messagging, delle chat line o delle comunità virtuali (mood) alle quali si aderisce costruendosi un personaggio e interagendo con gli altri. Un altro aspetto da non trascurare, soprattutto per i social network, è l’impatto psicologico dovuto alla massiccia partecipazione e pubblicizzazione, attraverso vie formali ed informali, che fa sentire la persona come un membro di un grande gruppo di “simili” e, proprio per questo, degno di approvazione.